La contabilizzazione del calore è divenuta obbligatoria da un paio di mesi ed entro la fine del 2016 tutti gli utenti potranno finalmente pagare soltanto per l’energia effettivamente utilizzata con un maggior risparmio sia energetico che economico.
Il decreto legislativo che stabilisce normative e scadenze della contabilizzazione è spiegato in maniera molto completa su questo Pdf scaricabile sul sito di Caleffi, in questo articolo ci limiteremo quindi a descrivere i perché di questa legge e le aspettative che essa porta con se.
Dei vantaggi della contabilizzazione del calore ne abbiamo già parlato, ma la scarsa informazione che notiamo esserci in giro a riguardo ci fa pensare che è bene parlare nuovamente di questa legge, in primo luogo perché, se non viene rispettata, si rischia di incorrere in pesanti sanzioni che vanno da 500 a 2.500 euro per tutti gli inadempienti.
In sostanza, chi ancora alla data del 31 dicembre 2016 non avesse ancora provveduto a mettere in regola il proprio impianto rischia di vedersi sottrarre molto più denaro di quanto avrebbe speso per mettere a norma ogni singolo calorifero presente nell’appartamento.
La legge infatti prevede che siano installati ripartitori di calore su tutti i termosifoni che sono serviti da un’unica caldaia, è il caso della maggior parte degli edifici esistenti nel nostro Paese che prevedono una sola centrale termica al servizio di più appartamenti.
Nonostante questa innovazione sia nel completo interesse dell’utente finale, sembra che gli amministratori di condominio se la stiano prendendo molto comoda, con il probabile risultato finale che ci sarà una serrata corsa alla messa in regola tutta concentrata negli ultimi mesi prima della scadenza.
Eppure si fa un gran parlare di risparmio energetico, sono lontani i tempi in cui la maggior parte degli edifici italiani è stata costruita, allora non c’era tutta questa necessità, fatto sta che si stima un 90% di edifici non a norma, con sistemi vecchi ed inadeguati che vanno al più presto sistemati.
Forse la cosa che sta più mancando è la sensibilizzazione al problema da parte di chi di dovere, si parla si di risparmio energetico, ma poi quando c’è bisogno di agire tutto si perde in una bolla di sapone, strano perché un’accurata applicazione della legge potrà invece portare al cittadino enormi vantaggi, anche perché la contabilizzazione del calore reca con se un altro importante aspetto.
Questo risiede nella termoregolazione, che consentirà di selezionare la temperatura desiderata in ogni stanza tramite apposite valvole termostatiche, il che da un controllo veramente completo su tutto l’impianto da parte di ogni singolo individuo.
La contabilizzazione del calore quindi pone fine a quello che è uno dei problemi più sentiti nei condomini, ovvero la tradizionale ripartizione delle spese di riscaldamento in base alla proprietà, cosa che genera da decenni malumori e discussioni di ogni tipo.
La legge ha finalmente deciso di dare un giro di vite a questa sentita problematica, stabilendo una direttiva che consente finalmente ad ogni condomino il controllo diretto sul proprio impianto, il quale potrà decidere in autonomia quanto consumare e quindi pagare solo ed esclusivamente per quello.
Concludiamo questo pezzo con la raccomandazione di non lasciarsi sotto gamba questa tematica, i tempi sono maturi, onde evitare di trovarsi poi alla fine del tempo previsto a fare le corse per provvedere, meglio fare richiesta quanto prima, se avete bisogno di ulteriori informazioni vi invitiamo pertanto a contattarci.